Come avrete probabilmente già saputo, è stata pubblicata l’attesa pronuncia della Corte di Cassazione sulla valutabilità dell’anno 2013 ai fini delle progressioni stipendiali del personale della scuola: si tratta della sentenza n. 1726/2025 ed è purtroppo sfavorevole ai lavoratori.
La Corte di Cassazione, diversamente da quanto accaduto con la precedente ordinanza 16133/2024, ha infatti ritenuto che l’anzianità maturata nel corso dell’anno 2013 sia valida ai soli fini giuridici, e quindi in relazione ad istituti diversi (quali ad esempio le graduatorie per la mobilità o le posizioni eccedentarie) ma non ai fini economici, e quindi ai fini dell’avanzamento automatico per fasce stipendiali.
Come ricorderete, a parte alcuni casi pilota, avevamo tenuto in sospeso il deposito dei ricorsi proprio in attesa di questa pronuncia della Corte di Cassazione che, essendo risultata negativa, ci impone una battuta di arresto.
Tuttavia, in ragione del contrasto giurisprudenziale rappresentato dalle due opposte pronunce della stessa Corte di Cassazione, alcuni Tribunali stanno comunque accogliendo i ricorsi dei lavoratori della scuola, riconoscendo loro il diritto alla valutazione dell’anno 2013 ai fini della progressione stipendiale, per cui la questione potrebbe non essere ancora chiusa, finché non si arriverà ad una decisione sul punto da parte della Corte di Cassazione a Sezioni Unite.
L’invio da parte vostra delle lettere di diffida predisposte dal sindacato ha avuto l’effetto di interrompere la prescrizione e quindi possiamo ora attendere con calma gli sviluppi della vicenda, restando pronti a depositare i ricorsi qualora l’orientamento della giurisprudenza dovesse consolidarsi in senso favorevole.
Sarà nostra cura tenervi aggiornati appena dovessero esserci novità.
I migliori saluti
avv. Carlotta Persico